Il Centro di Gioventù di San
Rocco si è trasformato per tre giorni nella nostra casa. Stuoini e sacchi a
pelo, cibo portato e condiviso da ciascuno, chitarra, spunti di riflessione
meditati e dibattuti, dati dai ragazzi più grandi insieme a don Stelio. La
mattina ci si alza presto, lodi in cappella, colazione flash in salone e via,
ciascuno a seguire i suoi impegni della giornata. Scuola, lavoro, studio, giri,
riposo…
Alle sei e mezza, uno dopo
l’altro, ci si ritrova in sede. Due tiri, calcetto, chiacchiere, chi si svacca
a rilassarsi sulla prima sedia a tiro, e pian piano si condivide, in cerchio
uno a uno, la propria giornata, nel bene e nel male.
Poi ci si attiva per la cena. A
seguire, un paio d’ore di riflessione e confronto in cappella, sui temi della
ricerca della verità. E la serata continua nei giochi, canzoni, chiacchiere, il
sonno che avvinghia. Si vive meglio, si respira di più, ci si sente vivi e
uniti. Si ritorna comunità cristiana delle origini.
Giacomo
D’Alessandro